PAOLO & MARCO BRIOSCHI


All tunes arramged by Paolo Brioschi tracks 5 and 11 are dedicated to Patrizia and Giulia, Paolo’s daughters track 7 is dedicated to Lavinia, Paolo’s wife track 10 is dedicated to drummer Giovanni Tentori BOB MINTZER - tenor sax (guest on tracks: 2 - 5 - 6 - 8 - 10).

Recorded at Next Studio di Mauro Pagani, Milano on May 10, 2000 engineer: Massimiliano Capellini editing: CDPM Lion Studio, Milano graphic: giocomi@libero.it liner notes: Enrico Rava.

We want to dedicate this record to our beloved mother, Gemma Paolo & Marco Brioschi.

Molti sono i pregi di questo CD, ma il suo merito principale é sicuramente quello di far apprezzare (anche se tardivamente) due musicisti dotati di grandissimo talento: Marco e Paolo Brioschi.

Marco lo conoscevo gia’ da alcuni anni. Il suo suono caldo e la sua capacita’ d’improvvisare, scolpendo nell’aria frasi cosi’ compiute da sembrare piccole composizioni estemporanee, ne avevano fatto uno dei miei trombettieri favoriti in Italia. Non avevo invece mai sentito il fratello Paolo e sono molto contento che questo album mi abbia fornito l’occasione di fare la conoscenza con uno splendido pianista e un ottimo compositore.

Ma come dicevo prima i pregi e i motivi di interesse sono molti.

In particolare vorrei sottolineare la presenza di uno straordinario Bob Mintzer, sempre trascinante e lucidissimo in tutti i suoi interventi, cosi’ come il magnifico lavoro di Fioravanti e Prina che si confermano ancora una volta come una delle sezioni ritmiche piu’ stimolanti in circolazione.

Le composizioni originali (quasi tutte di Paolo Brioschi) sono molto interessanti, e in quanto agli standards sono rimasto molto colpito da una versione molto personale di All the things you are, arricchita da un solo particolarmente bello di Marco.

Insomma, un’opera prima riuscitissima che ci da’ un’ulteriore conferma dell’ottimo stato di salute del nostro jazz.

Enrico Rava



“Marco Brioschi is an excellent jazz trumpeter.
He plays with a lot of fire and creativity.
I truly enjoyed working with Marco and his
brother Paolo on their project. Hope all is well!”


Bob Mintzer



MARCO BRIOSCHI
Tromba, flicorno

Marco Brioschi nasce a Monza il 31 gennaio 1964. Si forma artisticamente presso il Liceo Musicale della citta’ natale con lo studio del pianoforte classico, quindi si dedica allo studio della tromba con vari insegnanti tra i quali il Maestro Emilio Soana, prima tromba dell’Orchestra RAI di Milano. Successivamente, alla tromba affianca l’uso il flicorno. Esordisce giovanissimo, durante i primi anni ottanta, nei locali Jazz dell’area milanese, suonando anche in formazioni di Jazz tradizionale; ha cosi’ inizio un periodo che lo vede collaborare con alcuni tra i piu’ validi musicisti italiani.

Nel 1988 nasce il suo “Blue Jazz Quartet” del quale fanno parte Alberto Marchesini alla chitarra, Franco Finocchiaro al contrabbasso e Gianni Cazzola alla batteria. Il gruppo, che propone una selezione dal repertorio di Chet Baker, sostiene svariati concerti e si distingue particolarmente nell’ambito della partecipazione alla rassegna “Jazz per una Notte” tenutasi allo Shocking Club di Milano nel 1990.
Dal 1991 entra a far parte, in qualita’ di ospite esterno, dell’”Ensemble Mobile”, l’Orchestra dell’Associazione Musicisti di Bergamo (nella quale compare anche Gianluigi Trovesi). Nel settembre dello stesso anno partecipa con il quartetto “Marco Brioschi Quartet”, insieme al fratello Paolo al pianoforte, Riccardo Fioravanti al contrabbasso e Giampiero Prina alla batteria, al Festival “Jazz in Italia” del Club Capolinea di Milano.

Negli anni successivi collabora intensamente con svariati musicisti italiani ed internazionali ed il suo cammino artistico prosegue per due percorsi paralleli che lo vedono da un lato stimato e richiesto come sempre in ambito jazzistico, dall’altro amato e corteggiato nel mondo della musica leggera da grandi personaggi che ne apprezzano il timbro suggestivo, il gusto melodico e la grande versatilita’. Nel contempo, nonostante gli impegni, non rinuncia ad approfondire gli interessanti progetti che coltiva fin da giovane con grande passione insieme al Trio ed al Quartetto che portano il suo nome.

Ha avuto contatti per collaborazioni discografiche e concerti con Tony Arco, Nicola Arigliano, Carlo Atti, Stefano Bagnoli, Gianni Basso, Jerry Bergonzi, Fabrizio Bernasconi, Amedeo Bianchi, Luigi Bonafede, Michele Bozza, Paolo Brioschi, Tommy Campbell, Gianni Cazzola, Franco Cerri, Stefano Cerri, Renato Chicco, Gigi Cifarelli, Emanuele Cisi, Giorgio Cocilovo, Massimo Colombo, Filippo Dacco’, Stefano Dall’Ora, Dino D’Autorio, Dario Deidda, Nando De Luca, Tullio De Piscopo, Furio Di Castri, Daniele Di Gregorio, Andrea Dulbecco, Dario Faiella, Antonio Farao’, Ferdinando Farao’, Bebo Ferra, Riccardo Fioravanti, Paolo Fresu, Luca Garlaschelli, Beppe Gemelli, Piero Gemelli, Maurizio Giammarco, Alfredo Golino, Mauro Grossi, Jim Hall, Ronnie Jones, Steve La Spina, Lo Greco Bros, Riccardo Luppi, Massimo Manzi, Roberto Martinelli, Julian Oliver Mazzariello, Rudy Migliardi, Dado Moroni, Alberto Nacci NAO di Rinaldo Donati, Mauro Negri, Claudio Pascoli, Lino Patruno, Massimo Pintori, Stefano Pisetta, Marco Ricci, Michael Rosen, Roberto Rossi, Mario Rusca, Dave Santoro, Luca Scarpa, Lucio Terzano, Paolo Tomelleri, Tino Tracanna, Gianluigi Trovesi, Marco Vaggi, Giulio Visibelli, Pietro Vitale, Attilio Zanchi, Andrea Zuppini.

Ha partecipato a collaborazioni discografiche e tour con Renzo Arbore, Francesco Baccini, Amedeo Bianchi, Vinicio Capossela, Adriano Celentano, Phil Collins, Cesare Cremonini, Delta V, Tullio De Piscopo, Francesco Facchinetti, Piero Fabrizi, Gigi Finizio, Giorgia, Lisa Hunt, Enzo Jannacci, Paolo Jannacci, Luciano Ligabue, Fiorella Mannoia, Bob Mintzer, Muse, Nick the Nightfly, Gino Pacifico, Mauro Pagani, Gino Paoli, Massimo Ranieri, Donna Summer, Tiromancino, Umberto Tozzi, Ornella Vanoni, Roberto Vecchioni, Barry White, Zucchero.



PAOLO BRIOSCHI
Pianoforte

Nome destinato a ricorrere nelle cronache del jazz, fin dagli esordi al “Capolinea” di Milano, nella New Capolinea Big Band di Attilio Donadio, Paolo Brioschi ha raccolto il consenso del pubblico e della critica per l’autorita’ del contributo solistico ( F. Fayenz, 1984). Negli ambienti milanesi é stato protagonista con i migliori jazzisti: Enrico Intra, Franco Cerri, Carlo Bagnoli, Giorgio Pistocchi, Bruno Longhi, Gil Cuppini, G. Cazzola, L. Patruno.

Pianista stabile nelle orchestre di Gianni Basso, Tullio De Piscopo, LEM Orchestra, con la Jazz Class Orchestra di G. Comeglio si é confermato come accompagnatore e solista a livello nazionale ed europeo: Festival del Jazz, S.Palombo, F.Cerri, E.Intra, E. Randisi, F. Ambrosetti, F. Boland, R. Cuber (Milano Conservatorio Verdi 1988), Rassegna di arrangiatori italiani, Gil Cuppini, Enrico Intra e Mario Righello (Milano Teatro San Fedele 1988), Orchestra senza confini, E. Morricone, G. Gaslini, G. Schiaffini, B. Tommaso, L. Einaudi, M. Tutino, A. Lucchetti, E. Intra (Milano Piccolo Teatro 1989), Omaggio a Bud Powell, (Palermo Jazz Festival 1989), Cole Porter Musical, quartetto vocale HI TONES, Ellington&Goodman Revisited, Gershwiniana, solisti B. De Filippi e G. Fasolino, Musica da film, Orchestra Sinfonica dei Pomeriggi Musicali, L’Opera da Tre Soldi, diretta da G. Gaslini (Palermo Jazz Festival 1989), Be Hop, solista B. Kessel (Milano Teatro Lirico 1989), Funk & Jazz ( Milano Yamaha Festival 1989), “Jazz On Stage”, ballerini solisti O. Dorella e B. Tambone (Milano Teatro La Scala 1990), Blue & Jazz (1990), My Fair Lady diretto da G. Gaslini, Merci Beaucoup, omaggio a Gorni Kramer, solisti F. Cerri, B. De Filippi, G. Coscia (Milano Teatro Nazionale 1991), Jazz Calendar, di R. Rodney Bennet, coreografia F. Ashton, corpo di ballo del Teatro La Scala (Milano Teatro La Scala 1991), Jazz e Teatro, solista B. De Filippi (Palmi Festival 1991), Porgy and Bess di Gershwin, Dialogues for Jazz Combo and Orchestra, di Howard Brubeck (Milano Teatro Lirico 1997), Jazz Workshop Orchestra, diretta da M. Gotti, ospite Bob Mintzer (Altino di Albino 2002), Nick The Nightfly & Montecarlo Nights Orchestra (Milano Blue Note 2004), Concerti con Paolo Jannacci: Paolo Brioschi special guest (Milano Teatro Filodrammatici 2004).

Pianista di vasta esperienza, accompagnatore ricercato a suo agio nei contesti piu’ disparati (Il Tempo), ha partecipato a molti programmi musicali televisivi in RAI: Omaggio a Irvin Berlin”; a Canale 5: “C’era una volta il festival” (Mike Buongiorno), “Quel Motivetto” (Raimondo Vianello), “Telethon, 30 ore per la vita” 1995), “Telematti” la Premiata Ditta (2002) e a tournee teatrali di risonanza nazionale: Ma per fortuna c’é la Musica! di Pietro Garinei per l’interpretazione di Johnny Dorelli (Roma Teatro Sistina 1995), Do you like Las Vegas, di Frank D. Gilroy, regia P. Rossi Gastaldi, interpreti J. Dorelli, J. Steffan, P. Senarica (Milano Teatro Manzoni 2001/2002), Ciao Frankie, regista e interprete M. Lopez (Roma Teatro Quirino 2010).

Le collaborazioni discografiche con Mina in Pappa di latte (PDU Lugano), Phil Woods in Jazz Class Orchestra meets Phil Woods Porgy and Bess (Piangiarelli), F. Ambrosetti, Sound and Colours (Ed.Musicali Cigolone Ducale CDL006) confermano l’apprezzamento per un artista talentuoso che continua ad esibirsi dal vivo nei locali storici dell’ambiente italiano, con interpreti jazz di fama mondiale: B. Wilder, F. Boland, R. Cuber, L. Konitz, F. Ambrosetti, B. Kessel, P. Woods, K. Fontana, B. Bailey.



BOB MINTZER
Sax tenore, clarinetto. Arrangiatore e compositore.

Cresciuto come uno dei piu’ versatili musicisti free lance a New York, ha presto integrato la formazione accademica con le numerose presenze esecutive, compositive e d’incisione a fianco di musicisti d’eccezione: fra i tanti, Steve Winwood, James Taylor, Aretha Franklin, Buddy Rich, Thad Jones, Mel Lewis, Jaco Pastorius, Tino Puente, Eddie Palmieri, Joe Chambers, Al Foster, Hurber Laws, Art Blackey.

La sua versatilita’ artistica lo porta ad esplorare sonorita’ e colori tanto con il sax tenore quanto con il clarinetto basso e il flauto, mentre il talento musicale trova la sua espressione piu’ compiuta nella composizione di arrangiamenti per Big Band, dapprima con l’impronta delle frequentazioni con Thad Jones e Mel Lewis Big Band, al Village Vanguard, e suggestioni rock, latino e fusion.
Ma il carattere distintivo delle sue performance nei locali di New York e nei concerti é il Jazz.

Dagli anni ’80, con la sua band personale, incide per la prestigiosa etichetta DMP album acclamati dalla critica: Incredible Journey,1985; Camouflage,1986; Spectrum, 1988; Urban Contours, 1989; Art Of The Big Band , 1991; I Remember Jaco, 1991; One Music, 1992; Departure, 1993; Only In New York, 1994; The First Decade, 1995; Big Band Trane, 1996; Latin From Manhattan, 1998; Homage to Count Basie, 2000; Gently, 2002; Live at MCG (con Kurt Elling, )2004; Old School: New Lessons, 2006.

L’eclettico artista, arrangiatore e bandleader é tuttavia conosciuto dal grande pubblico come componente degli Yellowjackets, il gruppo storico che da un capo all’altro del globo ha visto esibirsi insieme quattro musicisti, Russell Ferrante, Jimmy Haslip, William Kennedy, Bob Mintzer, molto diversi fra loro per background e personalita’: l’atmosfera del piccolo gruppo é per Minzter stimolante in quanto nella performance artistica vengono abbattute le barriere razziali. L’impegno culturale va, infatti, di pari passo con la musica. Il contesto educativo lo attrae molto di piu’ della scena commerciale: “The educational scene is a much more fertile and interesting arena for music” dichiara l’artista, che persegue l’insegnamento, tiene workshop e performance con la New York Philharmonic, pubblica un’ampia bibliografia tecnica e manuali di metodo per sassofono: Jazz & Funk Etudes Warner Bros Publications, Easy Jazz, Blues & Funk Etudes, Warner Bros. Publications, Jazz Solos For Alto Sax, Kendor, Jazz Solos for Baritone Sax, Kendor, Jazz Solos for Tenor Sax, Kendor, Playing The Saxophone, Kendor, The Music of Bob Mintzer, Warner Bros. Publications.

In 34 anni di carriera, Minzer ha scritto oltre 200 arrangiamenti per Big Band con esibizioni mondiali; in nomination per tredici Grammy Award, con Art for the Big Band, Departure, Homage to Count Basie, One Music, and Only in New York, e con Blue Hats, Club Nocturne, Dreamland, Greenhouse, Like a River, Live Wires, Mint Jam, Runferyerlife, Time Squared degli Yellowjackets; con Homage to Count Basie ha vinto il Grammy nella categoria Large Ensemble al 44th Annual Grammy Awards del 2001.



GIAMPIERO PRINA
Batteria, percussioni.

Giampiero Prina ha studiato percussioni presso la Civica Scuola di Musica di Milano, clarinetto presso la Civica Scuola di Musica e il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.

Ex enfant prodige della batteria italiana, si é presto affermato nel panorama musicale nazionale e internazionale. Pur essendosi dedicato principalmente al jazz, Prina ha un lungo curriculum in contesti classico-sinfonici (Orchestra Sinfonica della RAI, Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala, Orchestra dei Pomeriggi Musicali, ecc.) e di musica leggera (Enzo Jannacci, Anyway Blues e Orchestra della RAI di Milano).

Ha suonato con musicisti leggendari della storia del jazz come Joe Venuti, Harry Sweets Edison e con protagonisti della scena contemporanea, come Geri Allen, Bob Mintzer, Mitchel Forman, Delmar Brown, Sam Rivers, Phil Woods, James Newton, Bobby Watson, Milton Jackson, Buddy Collette, Franco Ambrosetti, John Taylor, Kenny Wheeler, Gary Burton, James Moody, Benny Golson, Jon Faddis, Charlie Mariano, Toots Thielemans, Sal Nistico, Bob Wilber, Mal Waldron, Slide Hampton, Bruce Foreman, Barry Harris, Mike Melillo, Tony Scott, Karl Berger, Clifford Jordan, Mark Levin, Don Friedman, Reggie Johnson e Tony Moreno.

E’ stato batterista titolare di gruppi storici del jazz italiano, come l’Open Form Trio, il Gruppo Contemporaneo di Guido Mazzon, la Grande Orchestra Nazionale, Franco Cerri Quartet, Giorgio Gaslini, Carlo Bagnoli Saxophone Circus, Claudio Angeleri Arp quintet, Paolo Tomelleri Big Band, Santino Palumbo All Stars, Into The Blue, Massimo Urbani Red Record Contest, Gianni Basso Big Band, Attilio Zanchi Quartet, Dado Moroni Trio, collaborando negli ultimi anni della breve, ma intensa carriera, con il Globo Quartet di Giorgio Gaslini, il trio di Dado Moroni, la Big Band di Gianni Basso, il gruppo di Adrianne West.

Artista eclettico, possiamo trovare la sua partecipazione in lavori come “Capolinea. 1969-1989: 20 anni di jazz” (AJC 1989), Musica Jazz (1989), Drum Club (1996), “Percussioni” (1996), “Everything Happens To Me” (Carlo Verri 1998), Ritmo (1999).

Giampiero Prina si é attivamente impegnato nella didattica come docente e compositore dei metodi per lo studio della batteria “Easy Drums” e “Coordinazione ed applicazione dei rudimenti”) ed. Le Parc (Carish); dagli anni ’80 l’attivita’ di batterista é stata integrata dall’impegno di compositore e arrangiatore.

La vasta produzione discografica rimane a testimoniare la versatilita’, le sonorita’, il polistrumentismo e lo stile interpretativo dell’artista prematuramente scomparso: ha inciso cinque CD come leader e circa centodieci dischi come sideman. Numerosi hanno vinto importanti referendum in Italia (Top Jazz premio Arrigo Polillo, Musica & Dischi) e negli U.S.A. (New York Times, referendum by Sunday Times).

Il drumming di Giampiero Prina ha ispirato la composizione per batteria e orchestra Urban Griot (2002) che il compositore Giorgio Gaslini ha dedicato alla memoria del compagno d’arte.



RICCARDO FIORAVANTI
Contrabbasso

Nasce a Milano nel 1957. Inizia a suonare il basso elettrico nel 1973, e gia’ nel 1975 si esibisce nel suo primo tour come professionista con il cantautore pop Alberto Camerini, proveniente dalla scena musicale alternativa Milanese.

Negli stessi anni sviluppa la sua passione per il jazz. Studia contrabbasso presso il Conservatorio G. Verdi a Milano, mentre si esibisce al Capolinea, famoso jazz club di Milano, in una ininterrotta jam session con le varie bande. La sua carriera si sviluppa attorno a due linee principali: il suo forte spirito di adattamento e la sua abilita’ da professionista lo portano a lavorare con artisti della scena jazz come G. Gaslini, F.Cerri, G.Basso, R. Sellani, E. Intra, F. D’Andrea, M. Rusca, T. Scott, P. Tomelleri, G. Cuppini, G. Trovesi, G. Coscia e molti altri. Nel frattempo continua a seguire molti progetti nell’ambito della musica pop.

Negli anni ’80 suona con l’Orchestra Ritmica della RAI e, in registrazioni e concerti, con tantissimi artisti: Mina, Ennio Morricone, Mia Martini, Enzo Jannacci, Fabio Concato, Antonella Ruggiero, Ornella Vanoni, Amij Stewart e Nick the Nightfly sono solo alcuni tra i tanti.

Nei primi anni ’90 é tra i membri della rinata Orchestra del Festival di Sanremo; nello stesso periodo lavora con con musicisti come T.Harrell, B. Mintzer, P. Woods, L. Konitz, K. Barron, C. Terry, T. Thielemans, B. Kessell, B. Watson, R. Cuber, B. Moover, R. Margitza, J. Owens, etc. Prende inoltre parte a concerti di Ray Charles, Stevie Wonder, Chico Buarque De Hollanda, Amii Stewart, Nick The Nightfly.

Il 2000 é l’anno della svolta piu’ radicale: da questo momento si dedica stabilmente al jazz, e collabora a registrazioni in studio e a concerti con Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Marco Tamburini, Marco e Paolo Brioschi, Roberto Rossi, Gabriele Mirabassi, Mauro Negri, Emanuele Cisi, Pietro Tonolo, Michael Rosen, Piero Odorici, Dado Moroni, Andrea Pozza, Ramberto Ciammarughi, Stefano Bollani, Riccardo Zegna, Antonio Farao’, Paolo Birro, Bebo Ferra, Alessio Menconi, Sandro Gibellini, Andrea Dulbecco, e molti altri.
Ha svolto, e svolge attualmente, una intensa attivita’ didattica, prima presso il CPM di Milano, poi con la Nuova Milano Musica, la Scuola Civica di Musica di Castellanza, l’ADAM di Milano e il CDPM di Bergamo. Attualmente insegna chitarra elettrica e basso acustico jazz press il Conservatorio di Cuneo e l’Accademia del Suono di Milano.

Il suo suono preciso e le sue grandi doti di interpretazione ne hanno fatto, nel tempo, un valido collaboratore – in seminari e performances – di batteristi quali Giampiero Prina, Stefano Bagnoli, Adam Nussbaum, Alvin Queen, Billy Cobham, Paul Wertico, Enzo Todesco, Danny Gottlieb, Roberto Gatto, Christian Meyer, Ellade Bandini, Massimo Manzi, Tullio De Piscopo, Alfredo Golino, Max Furian, e tantissimi altri ancora.

Parallelamente inizia a sviluppare propri progetti e formazioni a suo nome come il Bill Evans project e il gruppo Note Basse.





Un breve accenno ... del nuovo CD ... "buon ascolto"

 
01. ALL THE THINGS YOU ARE (J. Kern) - 4’21”
 
02. SINCOPATHOS (P. Brioschi) 8’48”
 
03. YESTERDAYS (J. Kern) 4’17”
 
04. ‘S WONDERFUL (G. Gershwin) 8’53”
 
05. LULLABY FOR PATRI (P. Brioschi) 5’57”
 
06. ALASKA (P. Brioschi) 5’43”
 
07. LAVINA (P. Brioschi) 6’44”
 
08. UNITITLE (M. Brioschi) 3’09”
 
09. GEMMA (M. Brioschi) 4’41”
 
10. CAPTAIN BILLY (P. Brioschi) 5’58”
 
11. GIULIA STEPS (P. Brioschi) 5’38”
 
12. I REMEMBER (P. Brioschi) 3’42”



Etichetta GOLDEN JAZZ


Catalogo N° G CD 1947 
Anno 2010

Produzione esecutiva di Massimo Monti
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.

Edizioni Musicali
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.

Distribuzione M.A.P.




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