ENRICO LISI


Da bambino sognavo pianoforti. Altissimi, con scale di corda pencolanti dalla tastiera. Appena sono stato in grado di afferrare un gradino alla mia portata, non ne sono più disceso.
Ho iniziato a cantare accompagnandomi d’istinto e alla vigilia degli esami di seconda elementare, anche per allentare un po’ la tensione crescente, mi sono lanciato in una esibizione al cinema-teatro del mio paese.
Il mio primo Maestro è stato Alberto Mozzati. A lui devo ciò che so di più importante, non solo musicalmente.
In quegli anni, forse allo scopo di alleggerire il peso della ripetitività propria di alcune fasi dello studio strumentale, mi è capitato di scrivere musica per pianoforte: Momenti Melodici, Improvviso-Rapsodia e anche diverse canzoni.
Dopo il Conservatorio, le borse di studio mi hanno aperto la strada all’affinamento della tecnica pianistica sotto la guida di Ludwig Hofmann a Monaco di Baviera, Daniel Rivera a Firenze e Alberto Colombo a Milano. Presto sono arrivati premi e riconoscimenti, anche alla mia attività compositiva.
Concorsi di esecuzione e concerti, come solista o in collaborazione con musicisti celebri (il violinista Cesare Ferraresi) e con orchestre (Orchestra dei Pomeriggi Musicali), mi hanno impegnato in Italia e all’estero. Dei numerosissimi palchi frequentati mi piace particolarmente ricordare: a Milano il Teatro Rosetum e il Piccolo Teatro; a Bologna il Palazzo dei Congressi; a Washington il Coolidge Auditorium della Library of Congress; a Napoli il Teatro San Carlo; a Praga l’Auditorium civico; a Forlì la Sala Santa Caterina; a Sabbioneta il Teatro all’Antica.
La familiarità con l’impegno concertistico non si è mai trasformata in routine: ogni volta l’emozione rimane quella della prima volta, mentre si consolida la consapevolezza dell’affascinante responsabilità di sentirsi tramite tra i grandi compositori e il pubblico.
Il mio appassionato sodalizio con Bach e Chopin ha dato buoni frutti: più di una donna si è innamorata di me ascoltandomi eseguire l’Aria dalle Variazioni Goldberg e le Polacche o i Notturni.
(A entrambi i miei più sentiti ringraziamenti).

Diversi e numerosi i momenti belli da ricordare:

il più intenso, legato al Concerto tenuto alla Biblioteca del Congresso di
  Washington, per l’impatto con la portata storica e artistica dell’ ambiente;
il più vicino al cuore, un concerto pomeridiano in una casa di riposo per
  anziani dove un’inappuntabile signora in sedia a rotelle “diresse” il concerto dalla prima all’ultima nota, agitando le braccia come un direttore sul podio, mentre gli altri ospiti applaudivano a scena aperta battendo a tempo mani, piedi e bastoni;
il più imprevedibile: una serata di musica all’aperto che conclude una .
  sagra di paese. Dopo musiche popolari e liscio, in un attimo di pausa faccio scorrere le prime note di un preludio dal Clavicembalo ben temperato. Il percussionista mi segue, troviamo l’intesa, e la piazza esplode, trascinata dal ritmo. Molti ci chiedono di continuare e vogliono sapere chi sia l’autore di questa musica così bella, perfetta per lanciarsi in un ballo collettivo.

Mi è piaciuto anche cercare e “sentire” un pubblico diverso da quello degli appassionati della grande musica: qualche felice stagione di “piano bar” mi ha fatto conoscere gli antichi castelli del Nord e i loro stravaganti e colorati abitatori, attorniati dagli ancor più stravaganti personaggi che gravitano intorno a un mondo fuori dal tempo. Recensendo un mio concerto all’estero la giornalista, per fare riferimento al mio precoce approccio all’attività pianistica, mi definì “musicista in erba”. L’agenzia che, con molta buona volontà, mi fece avere l’articolo, tradusse l’espressione con “musicista germogliante”.
(Durante lo stesso concerto, qualcuno riuscì ad ottenere fotograficamente il corrispondente di questo stato ibrido.)
Va da sé che ora, guardando al futuro, io mi possa sentire, a pieno diritto, un musicista in fiore.
Agosto emozionato
(Enrico Lisi)




Un breve accenno ... del nuovo CD ... "buon ascolto"


 
01. Quasar (E. Lisi) 5’56’’
 
02. Agosto emozionato (E. Lisi) 4’07’’
 
03. Là fuori (E. Lisi) 5’01”
 
04. Istmo (E. Lisi) 3’15’’
 
05. La giostra dei vorrei (E. Lisi) 4’13’’
 
06. Raggiungersi (E. Lisi) 3’20’’
 
07. Chopin (E. Lisi) 5’04’’
 
08. Questo tagadà (E. Lisi) 5’15"
 
09. Corpo libero (E. Lisi) 6’27”
 
10. Lontano giardino (E. Lisi) 4’12”
 
11. La Biglia (M. Lecomte - E. Lisi) 4’46”
 
12. Un treno a pedali (E. Lisi) 6’15”




Etichetta AICSOUND


Catalogo N° AICSOUND CD 50144 
Anno 2010
 

Produzione esecutiva di Massimo Monti
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.

Distribuzione M.A.P.




questo prodotto è acquistabile 
al prezzo di €uro 12,99

più spese di spedizione
(clicca qui)
 
o in alternativa direttamente sul
nostro sito MAP SHOP,

con pagamento con
Carta di Credito

(clicca qui)