LUCIO
DOSSO
Questo programma consiste
in un’antologia di pagine tratte dal repertorio latino-americano
della chitarra, siano esse originali o trascrizioni.
Leo Brouwer, nato a La Habana nel 1939, è considerato uno
dei più importanti compositori di musica per chitarra del
Novecento. Le tre composizioni qui presenti appartengono al suo
primo periodo, nel quale egli accoglieva gli influssi della musica
popolare cubana, ma dava già segno di possedere una forte
personalità. Ne è prova la Pièce sans titre,
dove l’elemento melodico, pur ricordando la tradizione locale,
è plasmato in una cornice stilistica decisamente personale,
con un trattamento imitativo dei motivi che rivela la mano di un
compositore già formato, sebbene ancora giovane. Si osserva
inoltre, nel brano, l’originalità della componente
ritmica e delle sue particolari accentazioni. Negli altri due brani
inclusi in questo programma, Leo Brouwer compare invece in veste
di trascrittore per chitarra di canzoni cubane, non popolari, ma
d’autore – benché, nella cultura dell’isola,
la separazione tra ciò che è popolare e ciò
che è colto sia molto labile. Ojos brujos (Occhi stregoni)
è infatti una melodia del compositore Gonzalo Roig (La Habana,
1890 –1970), sinfonista e autore di zarzuelas, mentre la Ninna
Nanna che segue è stata composta da un pianista e cantante
di musica popolare, Eliseo Grenet (La Habana, 1893 – 1950),
e si intitola, all’origine, Drume negrita. In entrambi i pezzi,
la trascrizione di Brouwer fa scorrere facilmente la melodia, e
la commenta con un’armonia completa e molto ben ritmata, di
effetto così piacevole da far pensare che i pezzi siano stati
scritti per chitarra.
Merengue è un ballo venezuelano di autore anonimo, armonizzato
e arrangiato per chitarra da Alirio Diaz, il grande concertista
che ha svolto un’approfondita ricerca nella tradizione popolare
del suo paese. Il ritmo è l’aspetto predominante in
questo pezzo, ed è caratterizzato dall’alternanza tra
misure di 2/4 e misure di 5/8, che si succedono irregolarmente.
Il carattere della musica è vivace e festivo, e la ricca
veste strumentale creata da Alirio Diaz, che ha scelto la tonalità
di re maggiore con la sesta corda in re, aggiunge un effetto pieno
di sonorità, con armonie dense e originali.
Jorge Gómez Crespo (Buenos Aires, 1900-1971) fu uno dei più
chitarristi-compositori più completi del suo paese e dell’America
latina, poiché, oltre a essere un valente esecutore, acquisì
una preparazione musicale come compositore. E’ significativo
che Andrés Segovia, molto distante dalle musiche scritte
nel Novecento dai chitarristi, abbia incluso nei suoi programmi
e abbia registrato in disco una delle pagine più belle del
maestro argentino, del quale fu anche amico personale. Lo definì
“la più fine sensibilità della chitarra nell’America
del Sud”. Tale composizione fa parte anche di questo programma.
Si intitola Norteña, ed è una canzone lenta e malinconica,
impregnata degli umori tipici del genere argentino, catturati da
Julián Aguirre (il maggior compositore dell’epoca nel
suo paese ) nelle elegie per pianoforte intitolate Tristes. Infatti,
esiste una evidente somiglianza tra il pezzo per chitarra di Gómez
Crespo e il Triste n. 4 di Aguirre.
Astor Piazzolla (1921-1992) è celeberrimo nel mondo come
il re del tango. La sua musica, partendo dalla tradizione locale,
si è sviluppata con un linguaggio universale, assumendo forme
molto più varie e complesse di quelle del tango, mantenendo
e anzi accentuando la drammaticità dei contenuti musicali.
Piazzolla studiò a Parigi con la grande didatta di composizione
Nadia Boulanger, che lo incoraggiò a proseguire nella sua
ricerca di una nuova via nel tango. La sua musica d’insieme
è in genere basata su un sound in cui è componente
essenziale il bandoneon, strumento del quale Piazzolla fu maestro
eccelso. Ha composto anche una serie di brani originali per chitarra,
intitolata Cinco Piezas, ma i chitarristi eseguono molto frequentemente
trascrizioni dei pezzi che egli ha scritto per il suo gruppo musicale.
E’ il caso della composizione incisa in questo CD, Verano
Porteño. Il titolo significa, in italiano, Estate a Buenos
Aires. Essa fa parte di un ciclo intitolato Cuatro Estaciones Porteñas,
composto da Piazzolla nel 1960 per la pièce teatrale Melenita
de Oro, di Alberto Rodriguez Muñoz. E’ un brano che
trasmette l’inquietudine sensuale tipica dell’arte di
Piazzolla. In esso, ricorrono motivi presenti anche in una delle
Cinco Piezas per chitarra.
Manuel María Ponce (1882-1948) fu uno dei fondatori della
scuola nazionale messicana. Con i suoi studi di composizione in
Europa, volle schierarsi a favore di uno stile in cui gli elementi
indigeni si univano alle influenze europee, alle quali egli attinse
rispettosamente, senza però rinunciare alla sua tradizione.
Nel 1923, assistette a Città del Messico a un concerto di
Andrés Segovia. Si conobbero, e da allora Ponce incominciò
a scrivere per chitarra, accogliendo le richieste del grande chitarrista,
che gli dava istruzioni sui brani da lui desiderati. Tra i primissimi
pezzi che egli preparò per Segovia, figurano alcune canzoni
popolari, delle quali aveva creato versioni per voce e pianoforte,
e che ripresentò in una nuova veste per chitarra. La Valentina
è un canto popolare della rivoluzione messicana, ed è
una melodia popolare, elaborata per chitarra dall’autore,
anche La Pajarera. Por ti mi corazón è invece una
lirica per voce e pianoforte originalmente composta dallo stesso
Ponce, e poi rifatta per Segovia. Lejos de ti è un’altra
lirica ponciana per voce e pianoforte, della quale il compositore
scrisse anche il testo poetico; non è sua, però, la
trascrizione per chitarra, bensì di ………………………………….
Lo Scherzino Messicano è invece uno dei pezzi brevi che Ponce
compose per pianoforte, e fu trascritto dal chitarrista messicano
Manuel Lopez Ramos. In tutte queste piccole composizioni predomina
l’elemento melodico, e lo stile del compositore è comunque
avvertibile nella raffinatezza delle armonie.
Vicente Emilio Sojo (1887-1974) fu uno dei padri fondatori della
scuola nazionale venezuelana. Oltre che compositore, egli fu anche
didatta ed educatore nel senso più alto del termine. Ebbe
tra i suoi allievi Antonio Lauro, il maggior chitarrista-compositore
venezuelano del Novecento. Alirio Diaz trascrisse felicemente per
chitarra i cinque pezzi registrati in questo programma. E’
difficile dire che cosa, in questi lavori, provenga dalla tradizione
popolare e che cosa sia invece il risultato della creatività
individuale dell’artista, tanto ben amalgamato è il
tessuto melodico-armonico. E’ comunque evidente la magistrale
realizzazione chitarristica, che rivela pienamente tanto gli aspetti
lirici – come ad esempio nel bellissimo Cantico iniziale –
e quelli della danza – fortemente presenti nel conclusivo
Galerón.
Agustín Barrios (1885-1944), paraguayano, fu il più
grande chitarrista-compositore latino-americano del secolo scorso.
Per un certo periodo della sua carriera, si fece chiamare Mangoré
in onore alla memoria di un capo della stirpe guarani che si era
opposto alla colonizzazione. Le sue composizioni per chitarra riflettono
la tradizione popolare del suo paese ma anche la sua assimilazione
dello stile dei compositori europei, da Bach a Chopin. L’influenza
di quest’ultimo è evidente nel brano presente in questo
programma, il Vals op. 8 n. 3, in re minore, una composizione brillante
ma anche piena di afflato poetico, che rappresenta al suo livello
più alto il genio del maestro di Asunción.
Antonio Lauro (1917-1986) fu il maggior chitarrista-compositore
venezuelano del Novecento. La sua formazione fu completa: egli fu
un virtuoso della chitarra ma anche un compositore ben preparato
e capace di scrivere non solo per il suo strumento, ma anche per
orchestra. E’ celebre in tutto il mondo grazie anche alle
ispirate interpretazioni che, dei suoi Valzer venezuelani e dei
suoi pezzi caratteristici, ha dato Alirio Diaz, suo amico e sodale
in arte. La Suite venezolana di questo programma è una delle
composizioni più importanti di Lauro, perché va oltre
il limite della miniatura e si presenta come un organismo musicale
più ampio e complesso. Il Registro è una specie di
preludio arpeggiato, fantasioso come un’improvvisazione. La
Danza negra è un brano primitivista, basato sul ritmo composto,
ma non privo di qualche spunto melodico. La Canción è,
come dice il titolo, una melodia, però mostra anche sottigliezze
armoniche notevoli. Il Vals non conclude la Suite in modo grandioso,
ma con una grazia ricercata. In sostanza, questa Suite si pone felicemente
a metà strada tra i pezzi brevi e le opere di ampio respiro
di Lauro, qual è ad esempio la Sonata. E’ un punto
di equilibrio ideale, che permette di apprezzare il compositore
in tutta la sua spontanea immaginazione e nel pieno della sua maturità
stilistica.
LUIGI BISCALDI
This
program consists of an anthology of pages taken from the Latin-American
guitar repertoire, whether originals or transcriptions.
Leo Brouwer, born in Havana in 1939, is considered one of the most
important composers of guitar music of the twentieth century. The
three compositions herein belong to his first period in which he
upheld the influences of Cuban popular music, but already gave signs
of possessing a strong personality. Proof is the Pièce sans
titre, where the melodic element, while recalling the local tradition,
is shaped in a very personal style, with an imitative treatment
of the reasons that reveals the hand of a composer already formed,
though still young. It is also noted in the passage, the originality
of the rhythmic component and its special accentuation. In the other
two tracks included in this program, Leo Brouwer appears instead
as a transcriber for Cuban guitar songs, not popular, but author’
songs - although, in the culture of the island, the separation between
what is popular and what is cultured is very tenuous. Ojos brujos
(Eyes sorcerers) is in fact a melody composed by Gonzalo Roig (La
Habana, 1890 -1970), author of symphonies and zarzuelas while the
Ninna Nanna which follows was composed by a pianist and singer of
popular music, Eliseo Grenet (La Habana, 1893 - 1950), and is titled,
originally, Drume negrita. In both pieces, the transcription of
Brouwer allows the melody flowing easily, and its comments are a
complete and well-punctuated harmony, so pleasant as to suggest
that the pieces were written for guitar.
The Venezuelan Merengue is a dance by an anonymous author, harmonized
and arranged for guitar by Alirio Diaz, the great performer who
has done extensive research in the folk tradition of his country.
The rhythm is the predominant form in this piece, and is characterized
by alternating between measures of 2 / 4 and measures 5 / 8, that
occur irregularly. The character of the music is lively and festive,
and the rich instrumental design created by Alirio Diaz, who chose
the key of D major with the sixth string in D, adds a full effect
of sound, with dense and original harmonies.
Jorge Gómez Crespo (Buenos Aires, 1900-1971) was one of the
most complete guitarist-composers in his country and in Latin America,
because, besides being a talented performer, he acquired musical
preparation as a composer. It is remarkable that Andres Segovia,
light years away from the music written by guitarists in the twentieth
century, included in its programs and recorded in a disc one of
the most beautiful music of the Argentinean maestro, who was also
a close personal friend. He called him "the finest guitar sensibility
in South America." This composition is also part of this program.
It is called Norteña, and is a slow and melancholic song
permeated by the typical mood of the Argentinean style, captured
by Julián Aguirre (the greatest composer of his country in
those days) in the elegies for piano entitled Tristes. In fact,
there is an obvious similarity between the piece for guitar by Gómez
Crespo and the Triste No 4 by Aguirre.
Astor Piazzolla (1921-1992) is world famous as the king of the tango.
His music, based on local tradition, has developed a universal language,
turning itself much more varied and complex than the tango, while
maintaining and even accentuating the drama of music contents. Piazzolla
studied in Paris with the great composition teacher Nadia Boulanger,
who encouraged him to continue his search for a new path in tango.
His ensemble music is generally based on a sound where the essential
component is the bandoneon, an instrument of which Piazzolla was
an excellent master. He also composed a series of original pieces
for guitar, entitled Cinco Piezas, but guitarists frequently perform
transcriptions of pieces he wrote for his band. This is the case
of the composition recorded on this CD, Verano Porteño. In
Italian, the title means Estate a Buenos Aires (Summer in Buenos
Aires). It is part of a course entitled Cuatro Estaciones Porteñas,
which Piazzolla composed in 1960 for the play Melenita de Oro, by
Alberto Rodriguez Muñoz. It is a song that conveys the anxiety
typical of Piazzolla's sensuality. In it, we can find elements also
present in one of the Cinco Piezas for guitar.
Manuel María Ponce (1882-1948) was one of the founders of
the National School of Mexico. With his composition studies in Europe,
he wanted to align himself with a style in which indigenous elements
combined with the European influences, which he drew on respectfully,
but without giving up his tradition. In 1923, he attended a concert
of Andres Segovia in Mexico City. They met, and since then Ponce
began to write for guitar, accepting the demands of the great guitarist,
who gave him instruction on the songs he wanted from him. Among
the earliest pieces he prepared for Segovia, there are some folk
songs, for which he had created versions for voice and piano, and
then reintroduced with a new look for the guitar. La Valentina is
a popular song of the Mexican Revolution, and also La Pajarera is
a popular melody, elaborated by the author for guitar. Por ti mi
corazón is instead a lyric for voice and piano originally
composed by the same Ponce, and then remaked for Segovia. Lejos
de ti is another Ponce lyric for voice and piano, for which the
composer also wrote the poem, but the transcription for guitar is
not his work, was done by the interpreter of this CD. The Scherzino
Messicano is one of the short pieces that Ponce composed for piano,
and was transcribed by Mexican guitarist Manuel Lopez Ramos. In
all these little pieces the melodic element predominates, and the
style of the composer is still noticeable in the perfection of the
harmonies.
Vicente Emilio Sojo (1887-1974) was one of the founders of the national
school in Venezuela. In addition to the composer, he was also a
teacher and an educator in the highest sense of the term. He had
among his pupils Antonio Lauro, the greatest Venezuelan guitarist-composer
of the twentieth century. Alirio Diaz successfully transcribed five
pieces for guitar recorded in this program. It is hard to say what,
in these works, comes from the folk tradition and what is instead
the result of the individual creativity of the artist, so well blended
is the melodic and harmonious tissue. The masterful guitar construction
is clear, however, and fully reveals both the lyrical aspects -
such as the beautiful initial Cantico - and those of the dance -
a strong presence in the final Galerón.
Agustín Barrios (1885-1944), Paraguay, was the greatest Latin-American
guitarist-composer of the last century. For a certain period of
his career, he wanted to be called Mangoré to honor the memory
of a leader of the Guarani tribe that had opposed the settlement.
His compositions for guitar reflect the popular tradition of his
country but also his assimilation of the style of European composers,
from Bach to Chopin. The influence of the latter is evident in the
piece presented in this program, the Vals op. 8 n. 3 in D minor,
a brilliant composition, but also full of poetic inspiration, which
represents the genius of the master of Asuncion at its highest level.
Antonio Lauro (1917-1986) was the greatest Venezuelan guitarist-composer
in the twentieth century. His education was complete: he was a guitar
virtuoso and also a well prepared composer and he was able to write
not only for his instrument, but also for the orchestra. He is famous
all over the world thanks also to the inspired interpretations given
by Alirio Diaz - his friend and associate in art - of his Venezuelan
Waltzes and characteristic pieces. The Suite venezolana in this
program is one of the most important Lauro compositions, because
it goes beyond the limit of the miniature and appears like a broader
and more complex musical organism. The Registro is a kind of harp
prelude, imaginative as an improvisation. The Danza negra is a primitivist
song, based on the composed rhythm, but not without some melodic
idea. The Canción is, as the title says, a melody, but also
shows considerable harmonic subtleties. The Vals does not finish
the Suite in a magnificent way, but with a refined grace. In practice,
this Suite stands happily halfway between the short pieces and the
broad works of Lauro, for example the Sonata. It is a perfect balance
that allows you to appreciate the composer in all his spontaneous
imagination and in the full maturity of his style.
Luigi Biscaldi
(trad.: Linda Mercuri)
Ce
programme est une anthologie de pages tirées du répertoire
latino-américain de la guitare, soient-elles en original
qu’en transcriptions.
Léo
Brouwer, né à la Habana en 1939, est considéré
l’un des plus importants compositeurs de musique pour la guitare
du XXème siècle.
Les trois œuvres contenues dans ce CD, appartiennent à
sa première période, où il accueillait les
influences de la musique populaire cubaine, mais où déjà
il démontrait une forte personnalité.
Preuve en est la Pièce sans titre, où l’élément
mélodique, tout en rappelant la tradition locale, est forgé
dans un cadre stylistique bien personnel et le traitement imitatif
du dessin mélodique fait ressortir l’expérience
d’un compositeur déjà formé, quoique
encore jeune.
On remarque dans ce morceau l’originalité de l’élément
rythmique et de ses accents particuliers.
Dans les deux autres morceaux Léo Brouwer paraît en
qualité de transcripteur pour guitare de chansons cubaines,
non populaires, mais d’auteur, bien que dans la culture de
cette île la séparation entre ce qui est populaire
et ce qui ne l’est pas est très faible.
Ojos brujos (Les yeux ensorceleurs) est en effet une mélodie
composée par Gonzalo Roig (La Habana 1890 – 1970) ,
symphoniste et auteur de zarzuelas, tandis que la Berceuse qui suit
a été composée par un pianiste et chanteur
de musique populaire, Eliseo Grenet (La Habana, 1893- 1950) et a
comme titre original Drume negrita.
La transcription de Brouwer fait aisément glisser la mélodie,
en l’accompagnant d’une harmonie complète et
très bien rythmée, d’effet si agréable
qu’on croirait les deux pièces nées pour la
guitare.
Merengue
C’est une danse du Venezuela d’auteur anonyme, harmonisée
et arrangée pour la guitare par Alirio Diaz, le grand concertiste
qui a développé une recherche approfondie à
l’intérieur de la tradition populaire de son pays.
Dans ce morceau le rythme en est l’aspect prédominant
; il est caractérisé par l’alternance entre
mesures en 2/4 et mesures en 5/8, qui se succèdent de façon
irrégulière. Le caractère de la musique est
vif et joyeux, grâce au choix de la tonalité de Ré
Majeur avec la sixième corde en Ré qui ajoute un effet
plein de sonorité, aux harmonies denses et originales.
Jorge
Gòmez Crespo (Buenos Aires 1900- 1971) a été
l’un des meilleurs guitaristes-compositeurs de son pays et
de l’entière Amérique Latine , puisque, tout
en étant un estimable exécuteur il acquît une
préparation musicale comme compositeur. Il est significatif
que Andrés Segovia, peu porté vers la musique écrite
en 1900 par les guitaristes, ait inclus et enregistré en
disque l’une des plus belles pages du Maestro argentin, son
ami personnel. Il le défini « La sensibilité
la plus fine de la guitare en Amérique du Sud ». Norteña
est le titre de cette composition et fait partie de ce programme
; c’est une chanson lente et mélancolique, chargée
des humeurs lyriques du genre musical argentin, capturées
par Juliàn Aguirre (le plus grand compositeur à l’époque
dans son pays) dans les élégie pour piano intitulées
Tristes. En effet il existe une évidente ressemblance entre
le morceau pour guitare de Gòmez Crespo et le Triste n.4
de Aguirre.
Astor
Piazzolla (Mar del Plata 1921- Buenos Aires 1992) très célèbre
dans le monde entier est connu comme “Le roi du tango”.
Sa musique, issue de la tradition locale, s’est développée
grâce à son langage universel et a pris des formes
bien plus variées et complexes que celles du tango, tout
en maintenant et même en accentuant le drame des contenus
musicaux. Piazzolla a fait ses études à Paris avec
la grande pédagogiste de la composition Nadia Boulanger,
qui l’encouragea à continuer dans la recherche d’une
nouvelle technique dans la voie du tango. La musique d’ensemble
de Astor Piazzolla est généralement fondée
sur un sound où l’élément essentiel est
le bandonéon, l’instrument dont Piazzolla fut excellent
Maestro. Il a même composé une série de morceaux
originaux pour la guitare intitulée Cinco Piezas, mais les
guitaristes exécutent fréquemment les transcriptions
de morceaux qu’il a écrits pour son groupe musical.
C’est le cas de la composition présentée sur
ce même CD, Verano Porteño (Eté à Buenos
Aires). Elle fait partie d’un cycle dont le titre est Cuatro
Estaciones Porteñas, que Piazzolla composa en 1960 pour la
pièce théâtrale Melenita de Oro de Alberto Rodriguez
Munoz. C’est un morceau qui transmet l’inquiétude
sensuelle typique de l’art de Piazzolla, où l’on
retrouve des motifs présents dans l’une des Cinco Piezas
pour la guitare.
Manuel
Maria Ponce (1888-1948) a été l’un des fondateurs
de l’Ecole Nationale Mexicaine. Ayant accompli ses études
de composition en Europe, il a voulu se ranger en faveur d’un
certain style, où les éléments indigènes
s’unissaient aux influences européennes, auxquelles
il a puisé avec respect, sans par ailleurs renoncer à
sa tradition. En 1923 il assista à un concert de Andrés
Segovia à Mexico. Ils firent connaissance et depuis lors
Ponce commença à composer pour la guitare. Il accueillit
les demandes du grand guitariste qui l’instruisait sur les
morceaux qu’il lui aurait commissionné. Parmi les premiers
morceaux préparés pour Segovia figurent quelques chansons
populaires desquelles il avait créé des versions pour
voix et piano, mais qu’il reprit ensuite pour la guitare.
La
Valentina : chant populaire de la révolution mexicaine ;
c’est une mélodie populaire élaborée
pour la guitare par l’auteur comme d’ailleurs la Pajarera.
Por ti mi corazòn est au contraire une lyrique pour voix
et piano, à l’origine composée par Ponce lui-même
et élaborée ensuite pour Segovia. Lejos de tì
est une autre lyrique de Ponce pour voix et piano, dont le texte
poétique aussi est du compositeur lui-même, pas la
transcription pour la guitare qui a été faite par
l’interprète de ce CD.
Le Scherzino Messicano est, au contraire l’un de morceaux
brefs que Ponce composa pour piano et fut élaboré
par le guitariste mexicain Manuel Lopez Ramos. Dans ces petites
compositions c’est l’élément mélodique
qui prédomine mais le style du compositeur est toutefois
perceptible dans le raffinement des harmonies.
Vicente
Emilio Sojo (1887- 1974) a été un des pères
de l’Ecole Nationale vénézuélienne, outre
que compositeur, fut aussi pédagogiste et éducateur
dans le sens plus haut du terme. Il eut parmi ses élèves
Antonio Lauro, le plus grand guitariste-compositeur vénézuélien
du XXème siècle.
Alirio Diaz a fait la transcription pour la guitare de cinq morceaux
contenus dans ce programme.
On ne saurait aisément distinguer le matériel provenant
de la tradition populaire du résultat de l’élaboration
individuelle de l’artiste, vue la texture mélodique
et harmonique si parfaitement liées.
Cette réalisation pour la guitare souligne soit les aspects
lyriques – comme dans le délicieux Cantico introductif-
que ceux de la danse bien présents dans le Galeròn
final.
Agustin
Barrios (1885-1944), paraguayen, fut le plus grand guitariste-compositeur
latino-américain du siècle passé. Pendant une
certaine période de sa carrière il se fit nommer Mangoré
en mémoire d’un chef de la race guarani qui s’était
opposé à la colonisation. Ses compositions pour guitare
reflètent la tradition populaire de son pays mais aussi son
assimilation du style des compositeurs européens, de Bach
à Chopin. L’influence de ce dernier est évidente
dans le morceau contenu dans ce programme, le Vals op.8 n.3 en Ré
mineur, une composition gaie mais en même temps poétique,
représentant au niveau le plus élevé le génie
du Maestro de Asunción.
Antonio
Lauro (1917-1986) fut le plus important guitariste-compositeur vénézuélien
du XXème siècle. Sa formation a été
complète : guitariste techniquement doué mais en même
temps compositeur bien préparé, il était en
mesure d’écrire non seulement pour son instrument,
mais aussi pour l’orchestre. Il est célèbre
partout dans le monde grâce à ses interprétations
inspirées, qu’Alirio Diaz, son ami solidaire dans l’art,
a fait de ses Valses vénézuéliennes et de ses
morceaux caractéristiques.
La Suite venezolana de ce programme est une des compositions les
plus importantes de Lauro, qui va au delà de la limite de
la miniature et se présente comme un organisme musical plus
ample et complexe. Le Registro est une espèce de prélude
arpégé, imaginatif comme une improvisation. La Danza
negra est un morceau primitiviste, utilisant le rythme composé,
non sans la présence de quelques traits mélodiques.
La Canción est, comme d’après le titre, une
mélodie, présentant toutefois une finesse d’harmonies
remarquables.
Le Vals ne termine pas la Suite de façon grandiose mais avec
une grâce recherchée.
En résumé, cette Suite se situe a mi-chemin entres
les pièces brèves et les œuvres d’ample
souffle de Lauro, dont la Sonata en est l’exemple. C’est
un point d’équilibre idéal, qui permet d’apprécier
le compositeur, son imagination spontanée et sa complète
maturité stylistique.
Luigi
Biscaldi
(trad. : Lucia Lazzeri)
Un breve accenno
... del nuovo CD ... "buon ascolto"
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01. |
Piece sans titre n.1 (L.Brouwer ) - 1’39’’
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02.
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Ojos brujos (L.Brouwer) - 1’47’’ |
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03.
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Berceuse ( L.Brouwer) - 3’30’’ |
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04.
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Traditional Merengue - 1’42’’ |
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05. |
Norteña (G. Crespo) - 3’54’’ |
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06. |
Verano porteño (A. Piazzolla) - 5’24’’
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07. |
Tres Canciones Populares Mexicanas:
n. 1 La valentina (M.M. Ponce) - 1’15’’
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08. |
Tres Canciones Populares Mexicanas:
n. 2 Por ti mi Corazon (M.M. Ponce) - 3’11’’
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09. |
Tres Canciones Populares Mexicanas:
n. 3 La Pajarera (M.M. Ponce) - 1’43’’
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10.
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Lejos
de Ti (M.M. Ponce) - 2’55’’ |
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11.
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Scherzino
mexicano (M.M. Ponce) - 2’55’’ |
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12. |
Five Pieces from Venezuela: n. 1 Cantico
(V.E. Sojo) - 1’18’’ |
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13.
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Five Pieces from Venezuela: n. 2 Aguinaldo
(V.E. Sojo) - 1’02’’ |
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14. |
Five Pieces from Venezuela: n. 3 Canciòn
(V.E. Sojo) - 1’42’’ |
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15. |
Five Pieces from Venezuela: n. 4 Aire venezolano
(V.E. Sojo) - 0’59’’ |
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16.
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Five Pieces from Venezuela: n. 5 Galeròn
(V.E. Sojo) - 0’55’’ |
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17.
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Vals - Op. 8 n. 3 (A. Barrios) - 5’28’’
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18. |
Suite
Venezolana: n. 1 Registro (A.Lauro) - 1’38’’
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19.
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Suite
Venezolana: n. 2 Danza negra (A.Lauro) - 3’40’’
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20.
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Suite
Venezolana: n. 3 Canciòn (A.Lauro) - 4’16’’
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21.
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Suite
Venezolana: n. 4 Vals (A.Lauro) - 3’10’’ |
Etichetta
LIRA CLASSICA
Catalogo N° LR CD 125
Anno 2010 |
Produzione
esecutiva Massimo Monti
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.
Distribuzione
M.A.P. |
questo
prodotto è acquistabile al
prezzo di €uro
12,99
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