ALBERTO
GUARESCHI
Ci sono testi di gran prestigio
che preparano gli studenti verso un’immediata specializzazione,
il rock, il jazz, la fusion, etc. L’epoca moderna, si sa, esige
sempre più abilità specifiche, in ogni settore è così. A volte però
per raggiungere l’obiettivo si prendono scorciatoie che lasciano
nella preparazione, nella comprensione e nella realizzazione, piccoli
buchi o grandi voragini.
Io ritengo che prima di orientarsi verso un perfezionamento, si
debba avere una conoscenza generale completa, un po’ come il medico
che prima è generico e poi, si specializza in cardiologia.
Fino a qualche anno fa si richiedeva ai musicisti una competenza
più complessiva, bisognava anche essere solleciti, tempestivi, pronti.
Vi assicuro che accompagnare a prima vista o quasi una rivista,
un balletto o uno spogliarello in un night club, presentava caratteristiche
di difficoltà pari o superiori ad una parte di accompagnamento in
orchestra sinfonica, anche perché, potete ben immaginare, si era
parecchio deconcentrati dalla vista posteriore delle ballerine (NdS).
Anche se sono finiti i tempi in cui il musicista di corte doveva
saper suonare, comporre, arrangiare, dirigere, insegnare, etc, ancora
oggi sono richiesti musicisti completi e competenti che sappiano
affrontare generi diversi.
Molte volte ho avuto a che fare con musicisti preparatissimi in
un determinato genere, ma completamente persi in un altro: un virtuoso
classico che non sa sviluppare una semplice sigla, od orientarsi
in un giro di blues, un jazzista troppo moderno che non sa improvvisare
su un traditional, un rocchettaro che non sa accompagnare un valzer
e che legge solo le tablature come i liutisti cinquecento anni fa.
Ovviamente mi riferisco ai professionisti perchè i dilettanti, che
con la musica hanno un rapporto ludico-liberatorio (come dica la
parola, un diletto) e che quindi possono permettersi di scegliere,
facciano pure giustamente ciò che vogliono.
Questo metodo vuole quindi preparare l’allievo con tecniche di base
e un apprendimento graduale, alla pratica dello strumento, della
teoria, dell’armonia e quant’altro possa servire per affrontare
una successiva qualificazione in ambito classico, jazzistico o altro.
Alberto Guareschi
VALTER GANDA
Nato a Mantova il 16-2-1954 ma milanese d'adozione, inizia
a suonare la batteria a 12 anni . Scopre la musica blues e jazz
e ne rimane affascinato a tal punto da decidere di smettere di suonare
e di andare a lezione per fare un salto di qualità tecnica, segue
cosi' per 3 anni segue gli insegnamenti di Carlo Sola.
Dopo alcune esperienze a livello locale entra a far parte della
Big Band di Attilio Zilioli piu' come mascotte che come batterista
in seconda,vista l'eta', a fianco di grandi profesionisti italiani
come Glauco Masetti, Leandro Prete, Paolo Tomelleri, Sergio Fanni,
Rudy Migliardi iniziando a farsi strada nell'ambiente musicale milanese.
All'inizio degli anni Ottanta ritorna al suo grande amore per il
jazz tradizionale ed entra a far parte dell¹Ambrosia Brass Band
della quale conduce tuttora le sorti.
Nel 1983 inizia un rapporto stabile con Lino Patruno che dura ancora
oggi mentre l'anno successivo entra a far parte del gruppo Blues
Jumpers diretto da Laura Fedele con il quale restera' tre anni.
Nel 1985 sostituisce Attilio Rota ne La Swingera del sassofonista
Vittorio Castelli con il quale costituisce i Jambalaya Six e con
questo gruppo ha la fortuna di conoscere il batterista-cantante
di New Orleans Freddie Kohlmann che inciderà profondamente nel suo
drumming.
In Trentanni di carriera si e' esibito in tutti i maggiori festival
italiani cosi' come in Germania, Francia, Inghilterra, Svizzera,
Danimarca, ex Jugoslavia, Cecoslovacchia, Grecia, Turchia, Tunisia,
America invitato a partecipare all'Heritage Festival di New Orleans
nel 1985 e in Australia per un tour di trenta giorni nel 2001. Ha
stretto rapporti con grandi musicisti legati al jazz tradizionale
e dello swing come Earl Warren, Rolf Cizmek, Dado Moroni, Roy Williams,
Bob Haggart, George Masso, Geoff Bull, Spiegle Wilcox, Oscar Klein,
Sammy Rimington, Butch Thompson, Tony Scott, Ralph Sutton, Lillian
Boutte', Scott Hamilton, Red Richards, Lloyd Lambert, Jimmy Woody,
Gray Sargent, Bob Wilber e Kenny Davern.
Con questi musicisti ha effettuato poco più di 40 incisioni in Europa
e America, senza contare le colonne sonore e le trasmissioni radio-televisive.
Ha preso parte alla realizzazione della colonna sonora del film
"Bix" di Pupi Avati. E' apprezzato come batterista per
aver saputo fondere tradizione e swing in un drumming che lo contraddistingue
sin dalle prime battute e che rimane influenzato da Paul Barbarin,
Sidney Cattlett e Ed Thigpen.
SANDRO DI PISA
Nato a Milano nel 1960, Sandro Di Pisa è
un personaggio eclettico: chitarrista jazz, ma anche musicologo,
didatta, arrangiatore, cabarettista-cantautore.
Ha suonato nei contesti più
svariati con innumerevoli musicisti europei, meritandosi la fama
di "juke box vivente" per la vastità e versatilità del
suo repertorio. Negli ultimi anni si è dedicato soprattutto ad una
originale rilettura del repertorio swing tradizionale e del mainstream
jazz, generi in cui si può considerare uno dei pochi specialisti
italiani. Tipico del suo stile è l'uso di ironiche citazioni improvvisate,
tratte spesso e volentieri da materiali musicali non propriamente
jazzistici: sigle televisive, cartoni animati, jingles pubblicitari,
motivetti di successo. Un modo ironico di concepire la creatività
musicale che si riassume nel suo progetto "Ridere con le orecchie".
Alla guida del proprio Trio ha inciso i dischi autoprodotti Night
in viale Tunisia, Ridere con le orecchie- Scomposizioni.
Attualmente collabora e incide anche con altre formazioni, come
Orkestra Sbylenka, Accordion Project, Cartoon's Band. E' stato invitato
più volte come chitarrista rappresentante del jazz italiano alle
conventions dell' Atkins-Dadi Guitar Player's Association per tenere
concerti e seminari. Ha suonato in duo con maestri della chitarra
jazz come Jim Hall e Franco Cerri. Ha anche suonato in varie trasmissioni
televisive delle reti Mediaset (Cantavip e Bravo Bravissimo su Retequattro;
Passaparola su Canale5, Zelig su Italia 1, ecc.).
Allievo negli anni '80 del maestro Filippo Daccò, laureato in Musicologia
al DAMS di Bologna, è sempre stato molto attivo anche nel campo
della didattica. Insegnante di Educazione Musicale e di Linguaggio
Musicale applicato all'Immagine negli anni ‘90, attualmente è Docente
di Chitarra moderna ed Armonia a Milano e a Bergamo.
Numerose le sue pubblicazioni didattiche e divulgative: le rubriche
"Chitarra Swing", "Jazz è facile", "Latin
e bossa-nova", "Fusion", "Ritmo!", "Ci
vuole orecchio", che tiene mensilmente dal 1991 sulla rivista
Guitar Club, il metodo per chitarra "Mille modi di suonare
il blues", i saggi "Riff: tattica e modelli", "Blues
e Armonia", "Psicologia dell'improvvisazione musicale".
Altri libri e metodi, come "Insegnare a suonare jazz",
"Chitarra Swing" e "La chitarra come un'orchestra",
sono in attesa di un editore.
Musicisti:
ALBERTO GUARESCHI, contrabbasso
SANDRO DI PISA, chitarra
VALTER GANDA, batteria
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Un breve accenno ... del nuovo
CD ... "buon ascolto"
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01. Amapola - Joseph LaCalle - 4.13
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02. Bluesette - Toots Thielemans - 3.37
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03. Caravan - Duke Ellingthon - 4.37
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04. Careless love - Traditional - 4.09
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05. Chinatown my Chinatown - William Jerome - 3.40
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06. Cute - Neal Heft - 2.57
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07. I’ve found a new baby - Spencer Williams - 4.23
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08. I’m gonna sit right down and write myself a letter Fred.
E. Ahlert
4.08
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09.
Memories of you - Eubie Blake - 4.41
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10.
Perdido - Juan Tizol - 3.42
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11.
Shiny stocking - Frank Foster - 4.11
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12.
Stardust - Hoagy Carmichael - 5.19
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Etichetta
MONANGEL
Catalogo
N° MP CD 012
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Prodotto
da Massimo Monti
Musicisti Associati Produzioni M.A.P.
Distribuzione
M.A.P. |
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prodotto è acquistabile al
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